Mio nonno è meglio di Keanu Reeves.

Oggi il sole è irrequieto, ondeggia, forse vorrebbe andare al mare.

Il nonno consuma la sua colazione in pigiama. Predilige le stoffe morbide e le tinte unite – celesti magari, oppure qualche fantasia classica a rombi, niente di eccessivo – che ben si abbinano al marrone scuro del legno del tavolo. Le fette biscottate con una nebbia di marmellata gusto tramonto, il latte caldo, le compresse, adagio, confluiscono dalla bocca all’esofago e poi giù ancora. Si alza, il nonno, estrae da un’anta della cucina le fette biscottate del cane, per il cane – l’essenza dell’amore – e provvede al suo spuntino. È il rito pagano dell’eucarestia.

Rassetta tutto, il nonno. Poi va in bagno.

Il cerimoniale della rasatura si compie a giorni alterni perché la barba pizzica e non chiede scusa. Si toglie la maglia del pigiama – il nonno – e lascia che la potenza evocativa della camiciola misto-lana corrompa la vista (io accapo zitto dalla porta poco socchiusa). Il vello virile del petto esonda e tenta un ricongiungimento con la barba. Prepara l’acqua, ben calda, si inschiuma a dovere fin sotto gli occhi; la lametta, color entroterra siciliano di luglio, non è mai abbastanza pronta per il suo compito delicato. Pelo e contropelo, con dovizia, minuzia, destrezza. Poi risciacquo. Ripasso.

Mi vede. Mi sorride.

«Sei fortunato te, senza la barba», mi dice.

«Sono punti di vista», gli dico.

(mi raccontano come, un tempo lontano, il nonno tentò l’audacia di un baffo e io lo sogno di notte, quel momento, quel baffo)

Dopobarba e vestizione.

È il primo pomeriggio. Vanga – il nonno – lo vedo da quassù. Scendo, scavalco la porticina che affaccia sull’orto. Entro nella sfera personale: il nonno profuma di armadio ordinato, e di dopobarba. La lozione è sobria e fresca, pulita, sta aspettando l’estate aleggiando sulla terra, si mischia al suo profumo: è uomo distinto e terreno lavorato.

Ripensavo a John Wick poi, di sera. Keanu Reeves, nei panni di un killer vendicativo, fa la sua porca figura: ingelatinato elegante lussuoso puntiglioso pilota poliglotta pluriomicida silenzioso concentrato affettuoso devoto riconoscente orgoglioso profumato.

Ma non fa l’orto.

Che cazzo ne sa Keanu Reeves.

Mio nonno è meglio.

Che cazzo ne sa Keanu Reeves.


Niccolò Protti non dimostra l’età che ha. Gli piace scrivere e cucinare. Suo nonno fa l’orto.