Martyrs Lane/Sensoria.

MARTYRS LANE
2021, Ruth Platt.

SENSORIA
2016, Christian Hallman.

Scrivere per Droga è qualcosa che delizia la mia mente cinematografica, non essendo in vigore alcun tipo di restrizione che possa impedirmi di parlare di opere sconosciute che transitano in vie parallele, dove le poche anime che si incontrano esprimono sempre qualcosa di interessante.
Detto ciò,  è arrivato il tempo di dire le cose come stanno, l’attesa è finita quindi non giriamo a vuoto e andiamo dritti al punto. Il punto è questo: I ghost-movie ci hanno fracassato le palle, questo è un fatto. Ce le hanno fatte calare, ce le siamo perse, non si trovano più…
Poi arrivano queste due perle che ristabiliscono l’ordine naturale dello stato delle cose.
La pellicola si ricompone per catturare l’occhio, la mente, l’anima, come nel caso di Caroline, in cerca di una nuova vita, un inizio diverso, un nuovo condominio, nuove amicizie, una ragazzina… e per Leah, una bambina di dieci anni, sola, trascurata dalla famiglia, quando di notte un visitatore insolito le appare, forse avendo le risposte che cerca…
Kiera Thompson protagonista di Martyrs Lane e Norah Andersen di Sensoria spaccano lo schermo, ti fottono i sentimenti esaltando l’empatia. Le avrei seguite anche all’inferno, cazzo!
I fantasmi sono metafore di qualcosa di soppresso o nascosto che è molto umano, sono metafore del trauma: questo il commento di Ruth Olatt al rilascio dell’opera.
Imperdibili.


Ivan Colella ha due passioni: il cinema e l’AS Roma.
Per info, suggerimenti o semplici condivisioni, scrivere a: ivancolella24@gmail.com