Too Late/The Dare/Tous les dieux du ciel/No habrá paz para los malvados/Wolfy/VFW

TOO LATE
2015, Dennis Hauck

Prologo: Los Angeles, le colline, le macchine americane … Due pusher passeggiano cazzeggiando e incrociano una ragazza, mentre poco più in là, su un albero il ranger mangia una mela. Telefono che squilla, un equivoco, un omicidio, la fuga… Quando l’ho visto qualche anno fa, mi sono bastate queste brevi sequenze per realizzare che avrei assistito a qualcosa di magico, di perfetto. Sampson (John Hawkes) riceve l’incarico di trovare una ragazza scomparsa. Normale routine cui fanno seguito delle indagini che lo condurranno nei posti più luridi e marci della città. Una posto senza nessuna morale, una città plumbea, violenta e perversa fanno da sfondo ai demoni del passato che sovrastano la sua mente e la sua anima, tra spacciatori, gangster, truffatori, night club e gnocche da paura. Sampson dovrà pagare dazio…
Straordinario noir, atipico e sfrontato, narrato attraverso cinque piani temporali apparentemente sconnessi. Dennis Hauck tira fuori dal cilindro il film della sua vita: una scacchiera disordinata, un gioco di prestigio che si disloca mediante spazi aperti e chiusi, con personaggi che appaiono e scompaiono.
Un gran cazzo di filmone da paura! Perfetto in tutto, geniale nella messa in opera; John Hawkes attore della Madonna, sottovalutato e poco conosciuto, spacca lo schermo. Per me, il miglior film di questo fottuto decennio: GIGANTESCO!

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THE DARE
2019, Giles Alderson

Una cazzo di bomba di cattiveria e marciume! Detto questo devo fare una precisazione: dove c’e’ Richard Brake mi ci fiondo, affogo in questo grandissimo attore di livello assoluto.
Per quanto riguarda The Dare siamo dalle parti di un revenge, ma non lo sappiamo all’inizio; all’inizio non sappiamo un cazzo di niente. Solito cliché: cinque sconosciuti si svegliano incatenati, parallelamente assistiamo a un rapporto squallido, di dolore, tra un rapito e un rapitore. Poi il colpo di genio: inatteso, scalibrato, strutturato in modo pazzesco, viviamo finalmente la storia che si collega con un fottuto flashback della Madonna. Giù il cappello, recuperate questa pellicola… o continuate a farvi del male, cazzo!

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TOUS LE DIEUX DU CIEL
2018, Quarxx

Pensavo, riflettevo, mentre le immagini saziavano la mia testa, “sembra un film dei fratelli Coen: ma che è Barton Fink?” Subito dopo sembrava un film di Bruno Dumont? Boh, anche perché poco dopo mi sembrava David Cronenberg… Cosi’ per dire…
Simon, depresso cronico, paranoico, convinto che arriveranno gli alieni per portarlo via con sua sorella Estelle, disabile, che da bambina accidentalmente si sparò un colpo in faccia…
Questa è dinamite pura, maneggiatela con cura, cazzo!

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NO HABRA PAZ PARA LOS MALVADOS
2011, Enrique Urbizu

In Spagna i premi Goya li danno a chi merita, non sono pacchetti… vabbè, lasciamo stare.
Allora, abbiamo: Premio Goya miglior film; Miglior regista a Enrique Urbizu; Miglior attore a José Coronado; Miglior sceneggiatura originale a Urbizu Enriquee Micheal Gaztambide; Miglior montaggio a Pablo Blanco. Niente…
Una discesa agli inferi, un pozzo nero ci cattiveria e marciume…

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WOLFY
2009, Vasiliy Sigarev

Prologo: una ragazza inseguita da due sbirri, partorisce sulla neve, rea di aver sfregiato una donna.
Strepitosa opera disturbing-drama. Bastardo, cattivo, acuto, freddo, chiusura dolorosa come non mai. Un gran cazzo di filmone!

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VFW
2019, Joe Begos

Joe Begos, già autore di Almost Human, sci-fi-horror notevole, The Mind’s Eye del 2015 e di Bliss, clamoroso film del 2019, torna con un’opera dove il sangue regna sovrano.
Quattro fottuti bastardi veterani di qualsiasi guerra devono difendere un adolescente da una banda di folli psicopatici… venderanno cara la pelle.
Stephen Lang, Fred Williamson, William Sandler e Martin Kove per un massacro senza fine: gran regia, gran ritmo, per un film di genere assolutamente imperdibile.
I leoni sono stanchi e vecchi, ma non gli rompete il cazzo!


Ivan Colella ha due passioni: il cinema e l’AS Roma.