Cose di cui non frega un cazzo a nessunx ma ve le racconto lo stesso.

SCIPIONE: Tutti hanno, nella vita, qualche dolcezza che li aiuta a proseguire. A quella ricorrono ogni volta che si sentono troppo logori.
CALIGOLA: È vero, Scipione.
SCIPIONE: E non hai nulla tu, nella tua, che somigli a tutto questo? L’imminenza delle lacrime, un rifugio di silenzio?
CALIGOLA: Sì.
SCIPIONE: Che cosa?
CALIGOLA: Lo schifo.

Finalmente anche io tra le straordinarie firme della zine più fica che ci sia. Premetto che, secondo me, la droga fa male. Ma non sono mica un prete per cui continuate pure.
In questa rubrica andrò a raccogliere le scoperte PIÙ SENSAZIONALI che mi ritrovo a fare vagando per il web, soprattutto in questi giorni che siamo in casa non abbiamo niente da fare e cazzeggiamo sull’internèt. Ma, hey: aspettate. Tutte le mie giornate sono così. E poi Kenneth Goldsmith ha detto che perdendo tempo su internet in realtà non stiamo davvero perdendo tempo, quindi daje.

  • Nei gruppi Facebook delle ricette vegane mi insegnano che si può fare un budino con il cachi (quel frutto esotico che tutti chiamiamo erroneamente come la prima persona del verbo “espletare funzioni fisiologiche”) perché è ricco di pectina, noto gelificante naturale.
  • Tra le tendenze popolari su Twitter, dopo l’ovvio COVID-19, #Chernobyl.
  • Un sacco di case editrici regalano i loro libri. Mi sono pure fatta gratis l’abbonamento a Kindle Premium che è tipo la versione per i libri di Amazon Prime e ti puoi prendere in prestito fino a dieci libri gratis e wow! Che ficata! Ci sono tutti quei titoli da due euro all’Ipercoop buttati nel cesto comune dove Gilda ci racconta della sua vita sessuale con Paco, il rubacuori super prestante coi peli sul petto e la catenina d’oro sotto la camicia sbottonata.
  • Sono tornate di moda pure le Winx. Fanno questa comunicazione social fresca e giovane, vi consiglio di seguirle.
  • Mia cuggina ‒che è anche la mia maestra di yoga su Skype‒ mi ha mandato questa cosa dei concerti streaming, ma mi pare una roba un po’ da boomer. Mi sa che mi guarderò solo Miley Cyrus, l’anno scorso esibizione magistrale al Primavera Sound. Mia madre invece sono tre settimane che dice quel porco di Boris Johnson ha fatto suonare Morrissey ha fatto ma ti rendi conto la quantità di gente gli assembramenti ma stiamo scherzando. Che poi mia madre è praticamente Giovanni Lindo Ferretti, se sapesse quanto è reazionario, Moz le starebbe pure più simpatico. Chissà.
Morrissey che conduce il TG3
  • Ora non vorrei fare tipo la ZeroCalcare della situa con tutti questi aneddoti su mia madre questa invettiva contro gli stati alterati di coscienza manco fossi straight edge davvero. Comunque, le sue cronache della quarantena sono carine. Quella dove ha messo The Funeral dei Band of Horses mi ha fatta piangere a dirotto ma credo sia anche perché ho finito le goccette, tranquilli.
  • E veniamo ora a cosa ama comprare la gente comune. Tra i bestsellers di oggi di Amazon categoria libri c’è Cecità di Saramago, tra i film il cofanetto di Harry Potter, tra i cd quel carciofone di Ultimo, tra i videogiochi Animal Crossing.
  • Io no, non l’ho comprato Animal Crossing.
    Eh, vabbè: ve l’avevo detto che vi avrei parlato di cose di cui non ve ne fregava un cazzo.
  • E a proposito di cose davvero interessanti, pare che la scrittrice Michela Murgia si sia espressa criticamente contro Franco Battiato, definendolo uno che solo all’apparenza è un intellettuale, ma in realtà, se vai ad ascoltartele bene, le sue canzoni sono solo minchiate.
    Una volta un ragazzo con cui uscivo vide nella mia biblioteca un libro della Murgia e stava quasi per andarsene. Poi è rimasto perché comunque, dai, non esageriamo. Alla fine lei ha tenuto a precisare che era tutta una burla quindi allarme rientrato. Es una polemichetta nueva che ci tiene alta la vita.
  • Quelli lì vorrebbero fare la processione a Pasqua, pare.
  • Dato che qualsiasi opinione esprimibile in questo momento storico sarebbe opinionismo da salotto, e qualcuno potrebbe dire che l’opinionismo in sé è nient’altro che merda insulsa, ho deciso di nascondermi dietro un’identità fasulla per esprimermi molestamente in giro per le dashboard di amiche e amici fidati.
    Se non altro, rileggendolo, mi sono accorta di quanto Milo De Angelis con il suo discorso indiretto libero pieno di puntini di sospensione fosse anche lui uno shitposter ante litteram. Questi versi tratti da Somiglianze (1976) mi parevano pertinenti alla circostanza:
    Lo spazio che divideva
    il movimento dal bacio
    si è prolungato fino all’istante
    in cui non si può più uscire.

  • Il distanziamento sociale, il nostro Moloch enorme. “Gli esistenti appaiono, si lasciano incontrare…” Ancora De Angelis, che cita Sartre. Appaiono, questi esistenti, appaiono e basta. Infestano luoghi che non appartengono più loro, il lenzuolo che indossano ne copre soltanto le bocche. Non esistono i cattivi, non è un’apocalisse zombie. Sarebbe meglio farci mangiare le budella da un altro, che doverne sentire così tanto l’assenza. E il tizio incravattato di turno in video ci dice che la distanza è l’antidoto, è la cura; la salvezza, la soluzione.


Aurora Elena Minghetti dice di essere redattrice di una rivista online ma non si è capito quale (inizia con la D?) millanta pure di aver collaborato con Il Tascabile, ma chi lo sa. Si interessa e scrive di femminismi, nuovi linguaggi, cultura pop.