
MUDBRICK (2024) – Regia di Nikola Petrovic
Prologo: Bomba, Bomba, Bomba, Bomba, Bomba, Bomba, Bomba.
Paul torna in Serbia, sua terra, per aver ereditato una casa. Nell’abitazione c’è suo fratello con moglie e figlia in stato interessante. Tra i due non corre buon sangue, inoltre l’atmosfera è di fatto inquietante. Tutto questo precipiterà in un infinito pozzo senza fine, coperto di catrame, pece e cattiveria.
Disturbing-Drama-Folk-Horror pazzesco, un viaggio nelle viscere dell’inferno più profondo, senza alcuna possibilità di redenzione. La venerazione del dio Veles, costellata di rituali e sacrifici, partorirà una tragedia affogata nelle lacrime di sangue. Strafilmone rurale, interno, chiuso nelle tradizioni secolari dei villaggi dispersi nell’outback serbo, un circuito chiuso incastonato nella paura. Pellicola ostica, marcia, a tratti sgradevole per il contesto narrato, un percorso minato, un labirinto costruito con la cattiveria più feroce che possa mai esistere.
Cultissimo, per quanto mi riguarda è già un Cult. Di prepotenza entra nei miei film preferiti di sempre! Epilogo di infinita bellezza, strachiusona che lascia occhi, anima e cuore nello schermo.
GIGANTESCO.

AZRAEL (2024) – Regia di E.L. Katz
Il Giorno del Disastro è Arrivato.
E la Distruzione Avverrà Presto.
Forse è stata l’apocalisse, forse un virus ha quasi spazzato via la popolazione. Chi è sopravvissuto non è più in grado di parlare. Azrael viene scelta dalla comunità per essere sacrificata in nome di un male oscuro, famelico, affamato di carne e sangue umano.
Pellicola selvaggia e crudele, estrema, incorniciata nel sangue. Distopico-Survivor-Horror rurale e sporco, in cui l’assenza di dialoghi arricchisce la struttura narrativa. E.L. Katz riprende il tutto con grande stile, spezzando il contesto con l’entrata in scena di creature ossessive, predatori inarrestabili.
Chiusona con il botto… di bellezza inquietante.

THE ORDER (2024) – Regia di Justin Kurzel
Granitica pellicola d’acciaio inossidabile, basata su fatti accaduti nel 1989: un’organizzazione neonazista chiamata L’Ordine mise a segno una serie di rapine per finanziare il loro piano contro il governo degli Stati Uniti. Furono uccise molte persone, ma l’agente dell’FBI Terry Husk fu l’unico a intuire l’esistenza di un filo conduttore tra le rapine, gli omicidi e gli attentati.
Film di grande struttura, senza troppi fronzoli, crudo e freddo. Ritmo serrato, un paio di sparatorie da antologia. Gran filmone, dove Jude Law giganteggia e spacca lo schermo.

YEAR 10 (2024) – Regia di Ben Goodger
Bombone clamoroso. Privo di dialoghi, nessun nome per i protagonisti. Solo foreste, alberi, cannibali e cani lupi affamati. Non c’è più un c***o di niente.
Survivor-Revenge-Movie sporco, lurido, affamato, grigio e freddo come il cemento. Spietato e sanguinario, adrenalico, ansia incontrollabile. Strepitosa e virtuosa la regia, che infiamma ogni scena e spacca le sequenze con i cambi di apertura.
96 minuti di puro e grandissimo cinema di genere.
Alleluja. Alleluja.
AVE.
Ivan Colella ha due passioni: il cinema e l’AS Roma.
Per info, suggerimenti o semplici condivisioni, scrivere a: ivancolella24@gmail.com