LAMB/TITANE/BLACK HOLLOW CAGE/VIOLATION

LAMB
2021, Valdimar Jóhannsson

Prologo uno. Nessuna domanda, nessuna risposta: un fatto. Il fatto è: Se Nostro Signore Onnipotente Béla Tarr ha prodotto il film del suo ex-allievo Valdimar Johannson un cazzo di motivo ci sarà… Uno è questo: l’apertura dell’opera, in mezzo al nulla, nebbia coltra, vento veloce e lento… ma che è? Er cavallo de Turin?
Prologo due. Freaks, cioè me stesso reputa Noomi Rapace un’artista dal talento superiore, oltre a questo la ritiene bellissima – discutibile alcune sue scelte sui ruoli che avrebbe potuto evitare, almeno per quanto mi riguarda. Non la vedevo così concentrata, così intensa, così empatica, dai tempi di Daisy Diamond, un filmone pazzesco (se vi manca recuperatelo). Qui mette in atto tutto il suo repertorio, per questo Maria resterà un personaggio indelebile nella storia del cinema! Le leggende nordiche sono popolate da personaggi insoliti, reali, non reali, surreali; i miti dell’Islanda ci narrano degli elfi. Dio annunciò ad Eva che avrebbe fatto visita nella sua casa per conoscere tutti i suoi figli, Eva non riuscì a lavarli tutti, ritenne opportuno nasconderli dentro un armadio, Dio chiese se i presenti fossero tutti i suoi figli, Eva confermò… Dio disse: ciò che è nascosto a Dio sarà per sempre nascosto a tutti. Eva corse nella stanza, aprì l’armadio, lo trovò vuoto: il Creatore li aveva resi invisibili… “SOLO CHI HA CUORE PUÒ VEDERLI”… Poi si narra dei Troll, di uno in particolare, la sua dimora era l’isola di Grimsey, la leggenda dice che: Ogni volta che i cacciatori di uccelli marini si calavano per le scogliere per prenderli, una mano pelosa, grinzosa e grigia tagliava le funi. I malcapitati precipitavo e trovavano la morte…
Ma questa è un’altra storia, o no… Bohhhh… Sti cazzi! Per chiudere: un gran cazzo di filmone, non ti molla neanche per un secondo, chiusona assolutamente da antologia: un piccolissino “revenge”, come non avevo mai visto. Straziante, doloroso, acuto, lacerante, spaventoso, bastardissimo, velenoso, barbaro, … di tutto di più! Congegno strutturato da alta ingegneria, pronto ad esplodere al momento giusto. I sopravvissuti dovranno convivere con le ferite permanenti lasciate dall’esplosione. Ho scritto troppo, Fanculo a Me… ADDIO X SEMPRE CAXXO

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TITANE
2021, Julia Ducournau

Il talento di Julia Ducournau espresso nel suo primo lungometraggio (Raw) è fuori discussione. Specializzata in sceneggiatura, Julia esordisce con un film sul cannibalismo esulando tutti gli schemi visti finora. Titane, la seconda opera, mette in risalto il suo modo unico di fare cinema. Esplode nella maturità, nella visione, nei movimenti sincronizzati di ripresa dove i protagonisti in un unione corale danno vita a un assurdo contesto.
Alexa, ballerina sexy, placca di titanio in testa causa un incidente automobilistico causato da suo padre quando era bambina. Nel corso del tempo è diventata una spietata serial killer. La sua arma: il fermaglio dei capelli…
Sti cazzi, direte voi seguaci di Droga… E sti cazzi… un’altra serial killer, ma che palle, uffa… Calmi, calmi, dopo il triplice omicidio il film cambia pelle; una metamorfosi clamorosa. U-turn clamoroso: un padre alla ricerca di un figlio scomparso. Una ricercata per triplice omicidio e una ragazza in stato interessante, martorizza il suo corpo per essere ciò che non potrà mai essere.
Julia Ducournau tira fuori tutta la sua cattiveria, la sua perversione, il suo marciume. Cambia totalmente il corso del tempo della pellicola, la trasforma in un’opera quasi senza precedenti. Attraversiamo la strada verso una crudeltà infinita, arriviamo alla fine del percorso ansimanti, stressati, marchiati da una chiusa pazzesca…
Un gran cazzo di filmone della Madonna!

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BLACK HOLLOW CAGE
2019, Sadrac González

Una casa ultramoderna in mezzo al bosco. Alice ci vive con suo padre, un cane che chiama Mamma e due fratelli, Erika e Paul. Spaccheranno un equilibrio già precario. Poco dopo, Alice scopre nel bosco un grande cubo nero che la mette in guardia sui nuovi arrivati…
Mind-fuck-drama-thriller-sci-fi, girato magistralmente su più piani temporali. L’ordine delle cose sarà ripiristinato negli ultimi venti minuti pazzeschi del film.

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VIOLATION
2021, Dusty Mancinelli e Madeleine Sims-Fewer.

Un momento di debolezza in una notte accanto al fuoco. Confessioni, delusioni, fallimenti sentimentali e alcool. Un momento di disagio interpretato malissimo, in modo bestiale, durante il sonno all’aperto in un punto in cui le parole non servono più. L’atto è ormai in corso, a nulle serve nulla per fermarlo, un atto feroce che scatenerà conseguenze devastanti. Miriam intransigente non accetterà quanto accaduto: nei due piani temporali dove l’ineccepibile costruzione del film si dipanerà la matassa.
Esordio con il botto per Dusty Mancinelli e Madeleine Sims-Fewer, che è anche la protagonista dell’opera. Disturbing-drama-revenge contaminato con un paio di sequenze horror di rara precisione. Potente, plumbeo, scarno, doloroso e ipnotico, la furia emotiva di Miriam per contrastare l’atto di trasgressione rimarrà per parecchio tempo.
Gran filmone.


Ivan Colella ha due passioni: il cinema e l’AS Roma.