I had a dream

Durante le 6 ore del Black Out Social
ho sognato fosse per sempre.


Immagina che meraviglia, mi dicevo, se gli influencer finalmente non influenzassero più nessuno, anzi, se non avessero davvero più nessun senso (come se l’avessero mai avuto) di esistere. E in aggiunta… vuoi mettere la massima goduria di vedere tante facce di merda finalmente in braghe di tela, come tutti noi comuni mortali  


Pensa che meraviglia, se all’improvviso ognuno smettesse di accanirsi a condividere la qualunque e a comunicare la propria incomunicabilità scimmiottando atteggiamenti inautentici rubati qua e là, per vomitarci impunemente, in nome della trasparenza di essere come si è, tutto quel che gli pare.  


E poi finalmente basta con l’ipocrisia del  credere di poter raggiungere ogni anfratto dell’universo mondo e viceversa di farsi raggiungere sempre e comunque da chiunque: non è vero. O meglio non è così vero. Mentre invece sono veri gli tsunami di fake news che esondano senza controllo e che durante la pandemia/infodemia, hanno aggiunto confusione alla confusione. E basta anche con l’esibizionismo delle vacanze e delle case e delle serate e delle mangiate e delle scopate più belle più buone più fantastiche al mondoE basta con i gruppi per tutto, anche per una pisciata, perché se non pisci in compagnia… 


Analizzavo costi e benefici del ritorno ad un medioevo pre-social e di costi non ne trovavo.
Mi appariva piuttosto come il vero Paradiso Perduto. 


Poi, la macchina infernale è ripartita di nuovo nel suo viaggio di sola andata verso l’abisso.


Maurizio Marsico è Rockstar senza volto, genio mascherato da fumetto vivente, agente segreto a questo punto smascherato? Senz’altro Marsico. Senz’altro colpevole.” (da Life on Marsico – Ascesa, Caduta, Ricadute e Risurrezioni di Maurizio “Monofonic Orchestra” Marsico,  scritto da Christian Zingales, Goodfellas Edizioni 2019)
Il suo ultimo lavoro è il disco totalmente a quattro mani con Stefano di Trapani, The Greatest Nots.