Cervello spappolato.

Ragazzi io non so voi ma non mi funziona più il cervello, devo ammetterlo, devo essere trasparente, sincero con voi che mi leggete. Quando apro questo cazzo di computer mi arrivano solo stronzate a raffica: per carnevale Wish mi consigliava di comprare un costume a forma di cappella. Non cappella nel senso architettonico, ma proprio a forma di glande, di pene, insomma come lo vogliamo chiamare; pensa che bravi gli algoritmi. Esco di casa e mi sembrano tutti una manica de encefalidici, parafrasando il gergo giovanile dei ragazzi della terza C:  il che evidenzia che io per primo ho perso le capacità di distinguere cosa è e cosa non è. Perché il nostro cervello, amici, è oramai spappolato. E’ diventato una specie di pattumiera nella quale entra la peggio immondizia, è paragonabile a un pomodoro marcio nel quale gravitano delle mosche grosse come mucche.

Oramai siamo tutti esperti in qualsiasi tipo di disciplina, proprio perché non ne capiamo un cazzo. Ogni notizia che leggiamo provoca un effetto domino in cui, come criceti nella ruota, tutti devono dire la loro e questo lo sapete già senza che ve lo debba ricordare: quello che forse non capite è che questo continuo sparare sentenze provoca un assenza di qualsiasi tipo di messaggio, confronto, dibattito, soluzione di qualsivoglia problema, perché tutto prende fuoco diventando cenere come una pellicola in saturazione. Ed ecco perché io e il prode Papacci abbiamo deciso non di ostacolare questo processo, si badi bene, ma invece di assecondarlo aprendo questa nuova rivista online di cui non si sentiva il bisogno dal suggestivo nome di battesimo:  DROGA . Perché l’informazione è una droga vera e propria: la gente ne ha bisogno, la assume ogni giorno, deve sentirla circolare nel corpo quotidianamente altrimenti non sa più per quale motivo vivere. Ma non è essenziale, attenzione, che sia informazione di qualità, che si dica qualcosa di sensato, non ha importanza: come ogni droga che si rispetti, questa viene inalata iniettata o fumata anche se fosse fatta per il 90 per cento di calce o sapone per i piatti. L’ ultima frontiera dell’informazione, a nostro parere, è eliminarne i contenuti quasi “sacrali”, quelli inerenti al custodire una “verità assoluta”, o “relativa” anche se queste verità sono stronzate eccezionali. No, noi non vogliamo assolutamente informarvi, ma vogliamo informarvi per informare. Vogliamo che voi leggiate e usiate il cervello non per capire cosa c’è scritto , ma per altre cose: ad esempio suonare il pianoforte o costruire una casetta in legno. Vogliamo che l’informazione si trasformi in un gioco, ma un gioco serio, si capisce: d’altronde il poker lo insegna, non si scherza, ma si gioca alla grande. Solo in questo modo il potere insito nell’informazione può essere sconfitto, perché il potere è patetico quando vuole farti credere che conta qualcosa con le sue “notizie”.

Per fare un esempio, una volta nella mia zona di residenza si fece vedere un certo ex ministro della difesa a fare propaganda, ed ovviamente è passato nelle zone più desertiche per paura di essere pestato. Non contento si è portato una quarantina di figuranti che lo seguivano e basta a fargli scudo al codardo, senza neanche inneggiare a lui: entravano nei bar, prendevano caffè a random senza manco parlarsi. E ovviamente c’erano delle telecamere, che informavano sul nulla siderale spacciando una totale fiction per la politica che finalmente scende tra la gente, certo, ma che soprattutto attendeva qualcuno che tirasse fuori un coltello e che sgozzasse il ministro maiale al fine di finire in prima pagina e farsi pubblicità… bene, questo non accadrà: il maiale rimarrà nel truogolo a mangiare la sua merda. E’ esattamente quello che vuole fare DROGA: fare esplodere i palloni gonfiati senza neanche immettergli aria dentro. Dite che è un’idea megalomane e impossibile? Può darsi: ma in un’ epoca in cui con utopie e distopie ci hanno stramaciullato i coglioni, permetteteci di mandare tutto dolcemente affanculo con una singolare “brutopia”. Soddisfatti o soddisfatti: nessuno rimborso. Si apra il sipario, e che DROGA sia.


Demented Burrocacao è co-fondatore e CEO di Droga. Conduce Italian Folgorati per Vice, ha pubblicato, tra gli altri, l’album psichedelico Shell a nome Trapcoustic. Il suo libro Si trasforma in un razzo missile è recentemente uscito per Rizzoli Lizard.