SPLINTER
2008, Toby Wilkins
Se uno non capisce il livello assoluto di un attore come Shea Wingham allora significa che è uno stronzo. Ma siccome noi non abbiamo la puzza sotto al naso, vediamo tutto, non aborriamo nulla, differentemente da questi filosofari falsi del cazzo, ci guardiamo anche gli horror. Non è che ogni volta che si guarda un film c’è bisogno di trovare un messaggio del cazzo… Comunque mi fermo qua, discorso troppo lungo e articolato.
In ogni caso, se ci fosse qualche schizzinoso tra i nostri follower… Consiglio di vedere questo film.
Attaccati e intrappolati in una stazione di servizio isolata, una giovane coppia e un carcerato in fuga dovranno salvarsi dal loro mostruoso aggressore: un parassita che trasforma le sue vittime in esseri assetati di sangue.
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MAD DETECTIVE
2007, Wai Ka-Fai, Johnnie To
Chan Kwai-Bun è un detective geniale, ma dai metodi a dir poco eccentrici. Licenziato, viene contattato dall’ispettore Ho Ka-On, che con altri poliziotti sta investigando inutilmente da mesi sulla scomparsa dell’investigatore Wong Kwok-Chu.
Pirotecnico, grottesco, virtuoso, adrenalinico, potentissimo, geniale, pazzesco. Strafilmone.
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HWAYI – A MONSTER BOY
2013, Jang Joon-Hwan
Un bambino viene rapito e allevato da un gruppo di malviventi, una gang dedita all’omicidio e rapine. Vorrebbero che diventasse parte della loro comunità, il primo addestramento che riceve è quello di imparare a sparare…
Noir sanguinoso, spietato e velenoso; qualche falla c’è, ma quando i coreani spingono non ce n’è più per nessuno. Un film fantastico, 130 minuti di grandissimo cinema.
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NEW WORLD
2013, Park Hoon-Jung
Esistono i film perfetti? Esistono, eccome se esistono: eccone uno.
Un camion precipita da una strada e si scontra con un’auto che stava sopraggiungendo. Il boss seduto sul sedile posteriore dell’auto ci rimane secco: tutto ciò che prima era stabile ora non lo è più…
Basta il prologo per capire che ci si trova di fronte a un’opera che lascia il segno. Noir di altissimo livello, potentissimo, bastardo, cattivo. La messa in scena che attua Park Honn-Jung è alta scuola cinematografica. Regia virtuosa, adrenalica, senza sosta, un kaleidoscopio impressionante di immagini in chiaroscuro, di sfumature che accarezzano le esplosioni di sangue – tutte adeguate.
Quei Bravi Ragazzi coreano. Un cazzo di capolavoro, inedito da noi… il paese dei retrogradi. Fanculo!
Un film pazzesco, un film perfetto. Imperdibile. Non fatevi del male: vedetelo!
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THE DARK AND THE WICKED
2020, Bryan Bertino
Un ranch nell’outback della provincia americana, dove è più facile nascondere segreti, dove le situazioni contorte e maligne si trovano a proprio agio. Una madre al capezzale del marito in fin di vita raccomanda ai suoi figli di non andare. C’è una ragione, ma i fratelli ignorano l’avvertimento e si recano nella casa d’infanzia.
L’opera è potente, si evince già dalle prime immagini, dove la premessa lascia intravedere almeno in piccola parte lo svolgimento, la struttura del film. Lasciando da parte gli “stereotipi” che Bryan Bertino usa (mai a caso), ritroviamo gli ambienti crudi e inquietanti che già aveva messo in opera in Strangers. Ci regala 90 minuti di cinema sopra la media. Cupo, doloroso, marcio e cattivo, una pellicola di genere sfruttata all’infinito diventa una visione di altissimo livello, con una potenza visiva a tratti nascosta, a tratti esplosiva. Un’indagine dove la paura e l’orrore sono presenti nell’ambiente a noi più caro: la famiglia. Lì il dramma si consumerà inesorabilmente in un pozzo nero senza fine.
Assolutamente straordinaria Marin Ireland che terrorizza, commuove e rende la paura così credibile: ti soffia sul collo…
The Dark and the Wicked e Relic sono i due migliori film di questo genere che ho visionato questo anno.
Ivan Colella ha due passioni: il cinema e l’AS Roma.