Twilight #1. INPS.IT Recensione.

INPS.IT Recensione
a cura di James Branzo IV di Casal Bruciato Ministro delle Infrastrutture di Terracava.



Ciao a tutti gli WASD Fighters e gli amici del Joypad di Droga (fatevi due domande in caso di concomitanza delle due condizioni umane), siamo qui oggi per recensire un titolo che si sta affermando con prepotenza sul mercato, sbaragliando la concorrenza di quelli che ormai sembravano avere il pubblico in mano come Mount Blade 2, Cyberpunk 2077, TLOF pt.2, Candy Crush Saga, Animal Crossing, AdE e SIAE di cui avremo modo di parlare.
Se pensiamo inoltre che il gioco viene presentato senza una piattaforma specifica ma come Browser Game, il quadro appare ancora più eclatante.

INPS.IT è sicuramente un titolo dalla dinamica non chiara; ci troviamo ad impersonare Luciano Vangone e Marixxx Xxxxxxxxxxxxx, persone comuni, come tante, proiettate in uno scenario che ricorda The Stanley Parable / The Beginner’s Guide. Tuttavia a differenza di questi titoli che tramite espedienti narrativi geniali e sorprendenti trascinavano il giocatore in una spirale di incertezza surreale, su INPS.IT ci troviamo spesso davanti a continui crash di sistema dovuti a bug reali che mal si sposano con quelli simulati nel gameplay, oltretutto privi di glitches e shaders che ne enfatizzino la drammaticità, lasciando prevalere una forte impronta realistica. Le lunghissime attese ed il gameplay talvolta statico risultano piuttosto frustranti per i giocatori non incalliti e non abituati alla tortuosa ricerca di indizi o il confronto con puzzles e ricerche per cui tantissime volte è difficile capire su chi o cosa puntare il comando “PARLA CON”.
Il paragone con le avventure grafiche dei ‘90s che tanti di noi hanno giocato fino a notte fonda invece di studiare è ovviamente inevitabile, frasi destinate a restare nella storia come:

“Al fine di consentire una migliore e più efficace canalizzazione delle richieste di servizio, il sito è temporaneamente non disponibile. Si assicura che tutti gli aventi diritto potranno utilmente presentare la domanda per l’ottenimento delle prestazioni.”

non possono che ricordare le massime di Guybrush Threepwood scolpite nei nostri ricordi di eterni adolescenti attaccati al PC o gli errori di traslazione tra cui il famosissimo “all your base are belong to us” di Zero Wing. 

Anche il titolo per esteso “Istituto nazionale della previdenza sociale. IT” lascia presumere le intenzioni degli sviluppatore di lanciare un prodotto magniloquente, con un nome altisonante che ha l’obiettivo di riscrivere in qualche modo la storia. Il pronome anglofono “IT” punta indubbiamente a lasciar intendere la presenza insidiosa di qualcosa che è lì, nascosta da qualche parte (Una creatura mostruosa? Alieni? Guardie? Il Papa? Un Decreto?) ad aspettare la sua preda ovvero noi, Luciano Vangone, Marixxx Xxxxxxxxxxxxx, tutti.

Si tratta di trick di marketing che conosciamo bene, forse tesi ad alzare un po’ troppo l’asticella rispetto a quella che poi è la realtà dei fatti decisamente più triste e che emerge dirompente durante tutto il gameplay. 

In conclusione è bene puntualizzare che essendo un titolo Indie seppure con dei finanziamenti di provenienza ed entità ignota, solo di recente è uscito dalla fase beta con aggiornamenti costanti che rivelano il progetto nella sua completezza. Va evidenziato un miglioramento enorme nel motore grafico e speriamo prima nell’implementazione delle tecnologie più recenti relative a WebGL abbandonando definitivamente ormai il vetusto Flash visto che si tratta di un Browser Game del 2020. Come fanno però notare subito gli appassionati, il codice in chiaro rivela delle ingenuità nello sviluppo tra cui la presenza della variabile “pippo” che tutti noi abbiamo incontrato almeno una volta tra tutorial di php o surfando tra le hackzine di tanti anni fa. Ovviamente non aspettatevi 60fps anche su macchine abitualmente performanti, d’altro canto la bellezza è negli occhi di chi ti guarda male.

Grafica: 4
Giocabilità: 3
Storia: 8
Suono: n/p
Gameplay: disavventura grafica

Voto: 4/10




James Branzo è lo pseudonimo di uno dei più incredibili compositori di musica elettronica sul territorio internazionale. Ama quasi tutto tranne il calcio e i motori di cui ignora anche le sfumature più grossolane. Il suo più grande terrore è diventare famoso per un epic fail finito su youtube.