CONFINDUSTRIA MERDA!

Un esperimento di scrittura automatica ai tempi dei social network.

(Disegno di Federico Fabbri)

In una lettera al premier Conte il grido degli industriali: “Le imprese sono a corto di liquidità, chiudere senza criteri ben definiti…”, c’è un’unica cosa da fare: SCIOPERO GENERALE contro la Confindustria. Confindustria è quella banda di industriali che in queste ore fa tutto ciò che è in suo potere per contrastare la chiusura delle attività produttive. Confindustria deve bruciare. Ma conserviamo un po’ di carbonella anche per Boldrin. Oggi chiudiamo le fabbriche. Quando finirà la quarantena chiudiamo Confindustria. Mentre sentite i lamenti di Confindustria. Ricordatevi cosa scriveva Confcommercio tre settimane fa. Questi geni. L’accordo voluto da confindustria, siglato dal governo, firmato da CGIL, CISL, UIL è un accordo criminale, un insulto a chi lavora in fabbrica per 800 euro al mese in un periodo di emergenza estrema e a chi sta salvando vite chiedendo di fermare il paese. Con Confindustria nessun CONFRONTO, solo SCONTRO! Padroni di tutto il nord unitevi: ripartire subito! I nostri profitti valgono più delle vostre vite! Daje, vi vedo alle finestre, mentre additate il runner come untore, e in continuazione scrivete #staiacasa, dopo anni di retoriche sul decoro e il rispetto delle regole. Il nemico è #confindustria che vuole continuare a fare profitti sulla pelle degli operai. Dopo essere stata, com’è evidente dai dati in aggiornamento, il principale responsabile del contagio, speriamo che la definizione di essenziali non sia lasciata all’autodichiarazione degli imprenditori lombardi. Il presidente di Confindustria Lombardia: “Perché così tanti decessi qui? Ci sono molti allevamenti, la movimentazione degli animali ha favorito il contagio”. Mica per le pressioni affinché rimanessero aperte fabbriche e settori produttivi non essenziali… a terra come mascherine. Multa Confindustria per le sue responsabilità in questa strage.

Il 6 marzo Confindustria Bergamo ha diffuso alle agenzie e ai giornali locali una nota in cui elencava tutte le aziende che rischiavano la chiusura in caso di approvazione di nuove misure restrittive. Confindustria rifarebbe quel video? (#bergamoisrunning) Presidente Confindustria Bergamo: “Con il senno di poi no, certamente no”. Con il senno di poi… Però 1800 imprese bergamasche… io faccio nomi e cognomi: Confindustria Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia… di Bonometti, presidente di Confindustria lombarda, merita un’altra vignetta. “Perché tanti morti in Lombardia? Ci sono troppi animali!” L’intramontabile questione settentrionale. Le pressioni becere di Confindustria sulla riapertura non essenziale, e gli infermieri di Piacenza che, in tal caso, minacciano lo sciopero. Indovinate, con chi sto? Le dichiarazioni necessarie da Confindustria locale, nazionale, alle destre, a Zingaretti, ai vari promotori di Italia non si ferma, alla Lagarde eccetera perché ora che l’epidemia evidenzia chi è disposto a sacrificarci per tenere buoni i mercati – fortissime – a partire da Confindustria per evitare l’isolamento hanno fatto attendere due settimane… La produzione è crollata al livello del 1978. L’impatto del Coronavirus sulla produzione e il lavoro è da economia di guerra… L’impatto del Covid-19 e delle misure di contenimento del contagio è stato devastante in marzo, l’attività è scesa del 16,6%… In piena crisi sanitaria Confindustria Veneto dice di “Riaprire le attività”. Subito mi fa male la cicatrice, mi giro e vedo seduto un mago con la barba bianca dall’aria saggia. Licia Mattioli mentre si arrampica sugli specchi per difendere le dichiarazioni allucinanti e assassine del collega #Bonometti. Il dilemma che affligge Confindustria. La vicepresidente di Confindustria Licia Mattioli lancia l’allarme: non possiamo perdere 8 milioni di posti di lavoro!


Enrico Gullo nasce a Palermo nel 1990. Al momento vivacchia a Pisa con un dottorato in storia dell’arte. Da grande non vuole fare niente, che già vivere gli fa fatica.
(La bio è copiata da quella di Not, ma è su Droga che Gullo aspira al Pulitzer)