BELLA PERSONA: Wanton Witch – “Wanton Witch”.

La Stroboscopic Artefacts è stata una delle etichette che incendiato il dancefloor di matrice berghainiana dallo scoccare degli anni Dieci. Si è trattato di quella manciata di anni molto intensi, in cui suonare anche solo una volta dietro la consolle del Berghain significava diventare una star e avere automaticamente la possibilità di suonare pressoché ovunque.
Nel catalogo dell’etichetta ci sono nomi universalmente strafamosi come quello di Richie Hawtin e Kangding Ray, oltre ad altri più conosciuti nel mondo techno, come Xhin, Perc, Jonas Kopp, Dadub, Lakker e i romani Alessandro Adriani e Adiel, oltre a Lucy, fondatore dell’etichetta.

Si aggiunge al catalogo questo splendido disco di Wanton Witch, artista malaysiana con base a Bangkok. Il suo vero nome è Miriam Alegria, classe 1993 e nasce come musicista hip hop e trap, per poi imbattersi in una techno talmente destrutturata da risultare difficilmente digeribile per gli appassionati della dance più canonica.

È co-fondatrice assieme a Mae Happyair del collettive Queer Underground. Il 4 giugno è uscito il suo album omonimo, ed è un percorso di 47 minuti che trova in ogni brano una sua propria e indipendente architettura ben precisa e che in alcuni casi si sviluppa partendo da eventi sonori spettacolari che fungono da asse portante dell’intera composizione.

È il caso del brano “Do I Pass” che lo ascolti, arrivi al minuto 1,42, e dici “ok”. Inoltre, l’intero disco è permeato da un alone di straniante tensione che spazia dalle contundenze industrial fino ad arrivare a tratti più cervellotici, non lontani dalle sonorità IDM più rarefatte. D’altronde la copertina evoca certe atmosfere bondage e conturbanti. Purtroppo non mancano anche i momenti pestoni, più sboccatamente volgari, ma si possono perdonare. Una bella persona.


Riccardo Papacci è co-fondatore e CEO di Droga. Ha scritto un libro (Elettronica Hi-Tech. Introduzione alla musica del futuro) e ne ha in cantiere un altro. Collabora con diverse riviste, tra cui Not, Il Tascabile, Esquire Italia, Noisey, L’Indiscreto, Dude Mag.