SANREMO FUORI TEMPO MASSIMO, NITRITO IMPAZZITO

Domenica sera e siamo qui con le mani nei capelli a dirsi ma in che cazzo di paese vivo. Non è che sia la prima volta, ma ogni anno peggiora l’ effetto Sanremo e stavolta credo si sia giunti a un punto di non ritorno. Gli italiani oramai nella mente hanno un acquario di pesci morti: a questo punto della loro storia sono stati acquistati, venduti, mangiati cagati e pisciati. Sono manipolati e vogliono esserlo: sono come Rockfeller, il corvo di Moreno che credeva di essere un milionario ma aveva fondamentalmente la mano di un ventriloquo in culo. Ragionamenti su Sanremo che manco in una sezione d’esame di etnomusicologia ripetuta dieci volte: a contare i peli di un glabro , il signor Sanremo. Fiumi di post non richiesti sulla manifestazione da parte di persone che non sanno dove si trovi un mi sullo spartito e che allo stesso modo non sanno cosa sia un gesto punk, ma quel che è peggio che PURE chi in teoria dovrebbe far da diga a questo scempio  apre bocca come un ano in piena crisi di areofagia :e non mi riferisco ai giornalisti musicali che notoriamente non capiscono un cazzo, ma agli addetti ai lavori che dicono di tenere gli strumenti in mano. Per non farci mancare niente, proprio quei sedicenti “alternativi”, quelli della musica “ indipendente”, quelli che si fanno paladini di chissà quale rivoluzione alla matriciana si mettono ad elucubrare su meriti e demeriti, forse sperando che un giorno toccherà a loro mettersi l’ anello al naso su quel palco “prestigioso”. Ovviamente ignari del fatto che la musica alternativa degli anni novanta ha rovinato la musica italiana dandogli la definitiva zappata sui piedi: all’ epoca aspettavamo tutti Manuel Agnelli in qualche zona di potere o i Verdena a diventare i “maledetti del sistema “, icone del grunge che non abbiamo mai avuto. Ebbene eccoli li: tutti questi sedicenti personaggi, alcuni dei quali insegnano pure a scuola, ecco… costoro danno importanza a questo festival, lo amplificano, lo rendono credibile, lo seguono, votano da casa. Siamo a marzo e ancora parliamo della tuta giallo piscio di Mamhood: gente che sta in fissa per la techno e per i rave che è convinta che lui sia l’ avanguardia in Italia e che è stata davanti al televisore per tutto il festival dei fiori a cercare un motivo per starci. Roba che al confronto rimpiangiamo il Charlie di Faccia Da Pirla, almeno per le sonorità che erano sicuramente meno paracule e per il tema che era sicuramente coraggioso ( Cecchetto addirittura rifiutò il brano nel suo roster perché gli sembrava tipo l’ inno alle emorroidi). Parte facile l’embolo di fronte a tutte queste assurdità, ma poi come per magia succede un fatto: il 15 marzo 2024 esce un album in tutti i migliori negozi di dischi della penisola. Ed è un album che ti cambia la vita. Io stesso l’ ho acquistato, l’ ho messo sul piatto – ho comprato la versione deluxe della deluxe su un pacchetto di 54 versioni con packaging diversi che sa di incredibile in un mondo in cui non si vende un cazzo, ma le vie del riciclo del danaro sporco sono infinite – e …. Miracolo! Ora da un metro e sessanta di altezza sono alto 1 e 80 . Avevo i denti massacrati dal tartaro e ora il mio smalto è più bianco della porcellana. Ho aperto il  mio conto in banca e mi sono ritrovato 10.000 euro dal nulla e ho visto padre pio che mi carezzava la cappella. Un mio amico ha fatto lo stesso comperando la versione stile adesivo anni ottanta scrauso e …. inaudito: era stato appena licenziato e lasciato col culo per terra e ora invece ha subito trovato lavoro non come dipendente, ma come capo. Quando apre i rubinetti dell’ acqua gli esce LSD, apre le porte di casa ed è pieno di fica quando prima non riusciva neanche a scoparsi una fetta di bresaola, ha visto la Madonna che gli ha detto che è un uomo puro e scongiurerà la guerra in Ucraina. A questo proposito qualcuno ha ascoltato il disco a Gaza e pare che ci sia stato un immediato cessate il fuoco. Mio nonno con 85 bypass l’ha ascoltato di sfuggita e ora ha il cuore di un neonato: un intero plotone di naziskin ha sentito tre note dei primi solchi e adesso ha deciso di darsi ai voti monacali e alla spiritualità più assoluta, scegliendo la via del bene. Lo stesso Allevi ascoltandolo non c’ ha più il tumore. Quindi è possibile avere musica che possa salvare, musica di veri artisti, di prediletti, di chi indica la via verso la salvezza di tutta l’ umanità.

Vi lasciamo a riflettere, perché noi in questo momento siamo saliti sul carrozzone dei vincitori. (ps: aspettiamo un bonifico da chi di dovere per questo rimming, ringraziamo anticipatamente).


Demented Burrocacao è co-fondatore e CEO di Droga. Conduce Italian Folgorati per Vice, ha pubblicato, tra gli altri, l’album psichedelico Shell a nome Trapcoustic. Tra i suoi libri, Si trasforma in un razzo missile, uscito per Rizzoli Lizard e Italian futuribili, uscito per minimum fax.