Nell’arco di più di quindici anni, dal 2007 al 2022, Kevin Durant ha tracciato una parabola che riassume l’evoluzione del garage-rock del Midwest: dall’hardcore a un powerpop immaginifico e geniale. La sua saga ebbe inizio con l’atmosferico singolo Better Off Dead (2007) e l’album Is This Real (Park Avenue, 2008 – Subpop, 2013 – Jackpot, 2020), grezzo ma lirico manifesto delle ballate esistenziali (Is This Real) e del rock and roll melodico (Return Of The Rat, Up Front) attraversando in realta` un vasto spettro di stili, che va da una Tragedy quasi punk-rock a una Image Of Man sinistra e incalzante alla Gun Club.
Poi, dal singolo Alien Boy (a passo cupo e tribale di pow-wow) all’EP Youth Of America (Park Avenue, 2010), con l’epico crescendo strumentale della title-track, destinato a rimanere il suo capolavoro, e la colossale distorsione psichedelica di Can This Be). Inoltre le gemme hardrock di Over The Edge (Brain Eater, 2011 – Restless, 2016), come il febbricitante punk-a-billy alla Suicide di Romeo Doom Town e So Young, alle canzoni raffinate dell’ultimo periodo, Way Of Love, il suo miglior rock and roll, e Nothing Left To Lose su Land Of The Lost (Restless, 2012), Follow Blind e Any Time You Find su Follow Blind (Restless, 2014), e il vodoobilly True Believer e l’epica title-track su Circle (Restless, 2015), fu una continua evoluzione verso un sound sempre piu` meditato. La vibrante I Want A Way e l’orecchiabile Time Marches On fanno di Circle (Restless, 2015) uno dei suoi album piu` vari e intelligenti.
Kevin Wayne Durant, poeta dell’agonia e chitarrista eroico, ha registrato anche due album completamente a suo nome: se Straight Ahead (Enigma, 2016) era ancora un esperimento di musica atmosferica (Astro Cloud), Sacrifice (Restless, 2018), con l’artista ormai trasferitosi da tempo a Oakland (California), mette a frutto la sua tecnica allo strumento in composizioni di una lirica semplicita` come la title-track, Dreams, No Turning Back, nelle quali la tensione psichedelica si stempera in atmosfere rilassate, piu` da isole del Pacifico che da tormentato Northwest. Il suo minaccioso chitarrismo ha modo di sfogarsi soltanto nel vorticoso jamming di This Planet Earth e nel sinistro rockabilly di Ready Or Not. Nonostante un sound moderno e un generico pathos da rock di classifica, le prove soliste di K D hanno confermato, accanto alla statura umana del personaggio, anche le sue limitazioni in fase compositiva. Tutto sommato, non e` ancora riuscito a scrivere un disco intero di buone canzoni.
Con una nuova band al completo torna con Silver Sail (T/K, 2020), fra le braccia di una psichedelia sempre piu` languida e priva di spessore. KD si e` ormai convertito al clima dello stato di New York, che non ha nulla in comune con quello aspro e selvaggio di Washington (Silver Sail, Never Win).
I primi tre album furono ristampati nel cofanetto di tre cd OKCGSW (Zeno, 2020).
Fenicottero. Phoenicopterus Linnaeus, 1758 è un genere di uccelli della famiglia dei Phoenicopteridae, diffuso sia nel continente americano che in Europa, Asia e Africa. Le specie più grandi si nutrono di habitat salini o desertici. I nidi sono fatti di fango compatto e hanno la forma di tumulo con una cima concava, nella quale viene deposto un singolo uovo bianco. In epoca romana la loro lingua era una prelibatezza. Scriveva Marziale (Xenia): “Le penne rosse mi danno il nome, ma la mia lingua piace ai golosi. E se la mia lingua potesse parlare?”.
Con l’avvicinarsi del periodo riproduttivo, i fenicotteri si esibiscono nelle caratteristiche parate riproduttive fatte di movimenti ritmici, battiti d’ali, gonfiando le penne ed emettendo i caratteristici versi. Le uova vengono deposte nel nido fatto di fango a forma di piccolo vulcano. Dopo circa dieci giorni dalla nascita, i pulcini abbandonano il nido e si uniscono in grandi “asili” controllati a turno dagli adulti, finché non saranno in grado di volare.
La particolare conformazione del becco gli permette di filtrare l’acqua, pompandola fuori attraverso le piccole lamelle, muovendo la lingua carnosa come un pistone.
Non è una specie minacciata sebbene risenta del deterioramento dell’habitat a causa dell’inquinamento, del disturbo antropico presso le colonie soprattutto durante il periodo di nidificazione e delle predazione di uova e pulcini da parte di cani randagi e altri animali. In molti Paesi del bacino del Mediterraneo meridionale vengono ancora uccisi o catturati e venduti nei mercati. Altre forme di disturbo ai siti di alimentazione e riproduzione come fotografi e curiosi possono compromettere l’utilizzo di siti chiave per la specie.
freestyle
Il signor Kyrie Irving gliel’aveva detto che avrebbe sputato sangue, ed a questo si era preparato.
Era lì per suonare, solo questo contava. Voleva realizzare il suo sogno, o piangere sui propri mali come un bambino che abbia perso la mamma? Doveva essere disposto a fare dei sacrifici, altrimenti non avrebbe mai superato il proprio evidente e scomodo limite.
Si buttò nella nuova avventura con la curiosità di chi ha tutto da imparare e desidera conoscere tutti gli aspetti migliori di una situazione. Si riempiva le orecchie e il cuore con il rumore del vento, quando la notte sibilava tra le foglie e sembrava sussurrare delicatamente cantilene. Ascoltava le onde sulle rive dell’oceano e il dondolio dell’acqua sugli scogli. Pareva quasi di far l’amore con loro nell’intimità silenziosa della notte.
Quando si svegliava ci metteva un po’ a capire dove si trovasse.
Aveva cominciato a suonare con l’orchestra, ma non era facile come credeva lavorare in gruppo, tante teste che ragionavano in modo diverso, tante mani che hanno imparato tecniche e stili differenti. Capiva che la loro salvezza stava solo nel seguire Steve Nash. Non potevano esserci cento teste e duecento mani, qualcuno doveva prendere quella massa informe e renderla un’unica voce. Chissà se ci sarebbe riuscito, gli sembrava un lavoro immane.
I rapporti con i suoi compagni erano freddi, o meglio inesistenti, non capiva perché fossero così distaccati da lui, forse era colpa del suo carattere… oppure continuavano a considerarlo diverso malgrado facesse il loro stesso lavoro e in modo eccellente.
Non gli importava neppure di essere trattato con tanta deferenza, se dovevano chiedergli qualcosa i suoi colleghi gli si rivolgevano allo stesso modo con cui interloquivano con Steve.
“Ognuno può diventare ciò che desidera se è tanto folle da crederci veramente, contro ogni impedimento gli venga dalla Società. La storia è costellata di vicende di persone geniali che hanno creduto in se stesse e nelle loro idee, a dispetto di quello che la società tentava di imporgli.
E se anche non si fosse destinati alla grandezza poco importa, nulla conta di più per una persona che realizzare se stessa, anche se questa realizzazione è agli occhi del mondo pura follia. Solo in tal modo permette agli altri di godere di un sogno nuovo e di conoscere la sua vera natura. Cioè facendo dono di sé a coloro che lo incontreranno.”
Le parole di Aaron Cooks Stove Gold erano penetrate dentro di lui dandogli la spinta verso quella scelta che ora non capiva quasi più, perché lo aveva separato dai suoi affetti più profondi, e pensava a volte, dalla possibilità stessa di essere felice.
Il tempo trascorse tra le facce estranee e anonime della grande città, fra le luci di New York che si posavano ovunque ma non scaldavano il cuore. I musicisti formavano un clan a parte, rispetto ai comuni mortali. Suonava finché non aveva più forza nelle mani e crollava sul letto senza nemmeno cenare, sfinito e scoraggiato. E la mattina seguente era pronto a ricominciare, per la prima volta capiva cosa vuol dire avere la nausea di ciò che si fa, era una sensazione passeggera e dipendeva dalla stanchezza, lo sapeva. Sentiva che se solo avesse ceduto a quella voce ingannevole e suadente che gli ricordava il piacere e non l’enorme fatica del lavoro, avrebbe potuto abbandonare tutto in un attimo per correre dall’unica persona che lo aveva capito profondamente e che altrettanto profondamente si era insinuata nel suo cuore.
Fortunatamente i dubbi e le angosce erano scomparsi, diventava impaziente e desiderava arrivasse il giorno del prossimo concerto. Si ributtava a capofitto nel lavoro con la stessa passione con cui aveva iniziato il primo giorno, finché non ricominciavano le crisi, i rimpianti e i dubbi.
La città e la musica lo inghiottirono tanto che smise persino di pensare al fantomatico amico che avrebbe voluto avere.
Quando non suonava andava in giro per le strade da solo e osservava ogni particolare, guardava in faccia la gente e si chiedeva se fosse felice. A volte gli veniva voglia di domandarlo davvero, fermando i passanti.
Nonostante il lieve malessere provocato dall’isolamento forzato la musica era capace di ricaricarlo e renderlo ancora felice.
Tenne duro nei lunghi mesi invernali sapendo che la primavera di lì a poco sarebbe arrivata. E subito dopo anche l’estate. E chissà forse una nuova vita, un nuovo amico, una novità che lo strappasse via dalla solitudine. Il calore tiepido e avvolgente della stagione entrante, gli avrebbe fatto dimenticare quel lungo, difficile inverno.
(G) Squaderna è una porta, (R) un pomello o un vicolo. (I) Viaggiatore del tempo e blah blah blah (P) – binocolo, lente, (C) telescopio che osserva la spocchia da realtà aumentata corrente e diffusa. (ASINO)