Ode a Cosey Fanni Tutti.

Così Fan Tutte è il titolo di un’opera lirica composta nel 1790 dal musicista austriaco Wolfgang Amadeus Mozart ed il titolo di una pellicola erotica diretta dal regista Tinto Brass nel 1992: come per segnare un ponte tra le due epoche lontane , negli anni ’70 lo stesso titolo è diventato—leggermente modificato in Cosey Fanni Tutti—il più rilevante tra i nomi d’arte scelti da Christine Newby, che sotto quello pseudonimo sarebbe diventata una figura chiave della sottocultura musicale e artistica dell’Inghilterra e del mondo.

Nata nella città industriale di Hull nel 1951, Christine era sempre stata una ragazzina dall’attitudine turbolenta: la sua infanzia, fatta di giorni spesi a giocare con i suoi coetanei tra i detriti lasciati dalla guerra, aveva presto lasciato spazio ad un tentativo di non deludere le aspettative di suo padre, un militare dal carattere severo e impenetrabile, e sua madre, che con estrema cautela tentava di ammorbidire il temperamento ostile del marito. Nonostante l’educazione rigorosa, non ci volle troppo tempo finché Christine si rendesse conto che quello che i suoi genitori si aspettavano fosse in completa opposizione rispetto alle sue volontà: il percorso che la sua famiglia desiderava per lei e sua sorella era lo stesso che aveva potuto osservare nelle vite di tutte le donne che aveva conosciuto nelle zone in cui era cresciuta: andare via di casa, trovare un lavoro, conoscere un uomo, sposarlo ed essere una brava moglie. Christine decise che non avrebbe mai voluto arrendersi a quel destino.

Dotata di estro creativo e di una grande passione per l’arte, l’adolescente si accorse presto che tutte quelle frasi come «Do as I say, don’t do as I do»

(“Fai quello che ti dico, non quello che faccio”) pronunciate dal padre durante gli aspri litigi l’avevano indotta alla forma più estrema di ribellione. Anni dopo, quel concetto sarebbe stato ripreso, sovvertito e trasformato, dalla stessa Cosey e dai membri della sua band nel branoDon’t do as You’re Told, Do as You Think – un inno al rifiutare a qualsiasi tipo di obbedienza obbligata dall’alto.

É nell’ambiente brulicante della sottocultura inglese di fine anni ’60 che Christine ebbe i primi contatti con Genesis P. Orridge — artista e fondatore del collettivo di artisti e performer COUM Transmissions —che divenne il suo compagno e il suo primo coinquilino, dopo essere stata ufficialmente cacciata di casa da suo padre a causa della sua cattiva condotta.

“Qualcuno mi venne a chiamare e mi disse che un ragazzo di nome Genesis mi aveva vista, che mi aveva affibbiato il nome di Cosmosis, e che voleva stare con me. Non sapevo cosa pensare […]

Gen mi spiegò che Cosmosis stava a significare uno scambio di energia da una persona all’altra. Era un ibrido delle parole Cosmo e Osmosi e […] sembrava adattarsi bene al capitolo successivo della mia vita. –  Cosmosis fu presto abbreviato in Cosey.”

Genesis non era una persona facile. Narcisista e spesso in preda a forti attacchi di rabbia, causati anche da una disfunzione alla ghiandola surrenale, Gen era brillante e geniale quanto difficile da avere attorno, ma ciò non sembrò frenare la passione neonata tra lui e Cosey. I due si trasferirono insieme in uno stabilimento da loro chiamato Ho Ho Funhouse, che ospitava altri artisti legati alla realtà di COUM Transmissions. I mantra di Aleister Crowley, l’opera di William Burroughs, il Dada e il Surrealismo erano i riferimenti culturali del collettivo artistico, divenuto oramai abbastanza conosciuto nei circuiti underground inglesi a causa di mostre e performance allestite in gallerie o in strada. La vita di Cosey e Genesis era quella di due individui che desideravano eliminare la distinzione tra vita e arte: sforzandosi di sopravvivere con pochissimi soldi, si occupavano esclusivamente di creare oggetti e ideare nuove azioni artistiche; come ricorda Cosey «La Funhose non era solo uno spazio abitativo; rappresentava il collettivo COUM, con oggetti inchiodati ai muri e appesi sul soffitto dei corridoi, ed iscrizioni di Gen come la frase “Poetry is a dead letter”».

COUMrappresentava il tentativo, da parte dei post-war babies, di rompere con le norme dettate dalla società in nome di una libertà espressiva legata alla sessualità e all’auto-esplorazione, lontana dalla morale di un paese e di un popolo facile da scandalizzare. Nel 1976, durante una delle exhibition più celebri intitolata Prostitution, dove comparvero fotografie pornografiche, tamponi usati e performance che comprendevano sangue, masturbazione e liquido seminale, qualcuno parlò dei membri di COUMcome dei «distruttori della civiltà».

In quello stesso periodo, Cosey aveva cominciato —grazie al fotografo e membro di COUMFoxtrot Echo— a posare per alcune riviste pornografiche, utilizzando nuovi pseudonimi tra cui “Scarlet” . Sin dai primi anni alla Funhouse, Cosey si era dilettata nel ritagliare figure femminili da quelle stesse riviste per trarne dei collage: poter essere una di quelle figure che abitavano le sue opere sembrava un esperimento eccitante da compiere. In più, la nudità non era mai stato un problema nella sua vita artistica, e la sua volontà era sempre stata quella di rifiutare ogni stigma sul sesso e sui sex workers, al contrario di alcune correnti femministe di quei tempi: “Sentivo che il femminismo non mi rappresentava per niente, anzi, lo trovavo molto divisivo. […] Mi distaccava da un’area che mi piaceva esplorare, e trovavo che i movimenti LGBT+ fossero molto più inclusivi. […] Stavo facendo quello che il

femminismo prescriveva, ma a modo mio”

Nello stesso 1976, però, COUM si sciolse per prendere la forma di uno stadio successivo del suo compito di distruzione e rinascita: Peter Christopherson, un fotografo che si era avvicinato da poco al collettivo artistico e Chris Carter, un musicista che lavorava come ingegnere del suono per la BBC, si unirono a Cosey e Genesis per un nuovo progetto, questa volta musicale: i Throbbing Gristle. Alla voce ipnotica di Genesis e i synth di Chris si aggiunsero i suoni distorti del campionatore di Peter e della chitarra di Cosey. Nonostante Chris fosse tra tutti il più competente, tutti i componenti erano tasselli in ugual modo imprescindibili e fondamentali per il sound che sarebbe diventato distintivo del gruppo. Guidati dal musicista Monte Cazazza, i TB inaugurarono una nuova etichetta, la Industrial Records, e così un nuovo genere musicale, che mescolava il rock abrasivo a caustiche sonorità elettroniche, rifletteva su temi scomodi e disturbanti, celebrava l’utilizzo di tecniche inusuali di creazione del suono come i Cut-up sonori e navigava nei circuiti underground in opposizione al pop e al mainstream: la musica industriale.

“Industrial Music For Industrial People”

Dopo anni di rapporto controverso spesso sfociato in atti violenti e circostanze complesse —come una gravidanza nei primi mesi della relazione, volutamente interrotta dalla coppia —Genesis e Cosey si separarono. Per quanto l’amore di Cosey nei confronti di Gen avesse cercato di sovrastare il suo comportamento tossico, la violenza e il suo ego, era arrivata al punto in cui persino lei non era più disposta a stare dietro alle ragioni folli della persona che aveva accanto. Gli anni con Gen erano stati anni di passione e sperimentazione, ma Cosey sentiva di dover tornare a respirare. In più, in quel periodo, aveva capito di starsi avvicinando sempre di più a Chris, per il quale aveva iniziato, da un pò di tempo, a sviluppare un sentimento molto forte.

La terribile reazione di Genesis alla rottura con Cosey, insieme ed altri problemi interni causarono, intorno al 1981, una profonda e irrimediabile scissione all’interno del gruppo: Genesis e Peter si unirono per fondare un nuovo progetto musicale e artistico di nome Psychic TV—e la comunità sperimentale esoterica che legava collettivi e gruppi musicali Thee Temple Of Psychick Youth—mentre Chris e Cosey cominciarono una relazione e un progetto musicale come duo.

I Throbbing Gristle si ritirarono dopo aver lasciato impresso il loro messaggio, e rimasero distanti fino ad una riunione, di non facile organizzazione, avvenuta nel 2004. Le personalità esuberanti, i problemi irrisolti, gli anni di distanza e i nuovi progetti nati nel frattempo avevano reso il nuovo incontro una battaglia in cui tanti, troppi sentimenti contrastanti si erano dimostrati troppo imponenti e non avevano esitato a scendere in campo per complicare le cose, causando posticipazioni e litigi. Quando sul palco, però, l’energia dei TB tornava la stessa: i suoni distorti accompagnati dalla cantilena inquietante emessa dalla voce di Genesis non aveva mai smesso di trasportare gli ascoltatori in una dimensione a cui si aveva, e si ha  tutt’oggi, accesso solo grazie all’energia propagata da nient’altro che quelle quattro persone insieme.

I TB sono stati simbolo di una delle rivoluzioni musicali più sovversive, rilevanti ed influenti del ventesimo secolo, e Cosey—che oggi ha una famiglia con Chris a Norfolk, nell’Inghilterra orientale, e continua a fare musica—detiene il titolo di una delle figure femminili di maggior spicco della sottocultura musicale mondiale. Come una composizione lirica di Mozart che diventa un film erotico, Cosey Fanni Tutti è un’opera d’arte che continua a ridefinire i suoi confini in un ciclo di trasformazione infinito, sempre mutevole e carica di significati diversi; che sia come parte dei COUM Transmissions, come performer e modella, come membro dei Throbbing Gristle, come parte del duo Chris & Cosey o come Scarlet, Cosmosis o Christine.



Arianna Caserta è nata a Roma nel 2001. Si occupa di critica cinematografica, si interessa di cinema indipendente e sperimentale, e di musica elettronica. È spesso utilizzata per Character Development. Perfetta interprete delle suggestioni dei cari Death Grips, continua a dare <<buona idee alle persone sbagliate>>.