Hey Joe.

Di fronte ai cannoni di Valmy e al giovane esercito rivoluzionario francese, Goethe capì che una nuova era si stava preparando e che il corpo ormai stanco dell’ancien règime europeo si sarebbe presto spento. Era il 1792. Pochi giorni fa, a Glasgow, il tuono della storia è risuonato nuovamente.

Alla maniera di Coltrane in un suo assolo, il capo del mondo libero ha infranto l’etichetta e si è fatto free, lasciando a bocca aperta la povera Camilla, come già capitò al poeta tedesco sul campo di battaglia.

Grazie all’amico Joe, quel pereto istituzionale che il sommo Bene chiamava “scorreggia drammatica di Stato” può infine esprimersi liberamente, senza nascondersi dietro agli imbellettamenti delle libertà costituzionali e dello stato di diritto. Una mano su Twitter e l’altra sul pacco (di veg crisps), il Leviatano può adesso parlar di clima restando in jogging, talmente a suo agio nei panni domestici da lockdown da lasciare molli i muscoli del culo. Il Re è in tuta e il Leviatano fa le puzze. Fischia qui, strombetta lì, sono ormai lontani i cannoni di Valmy.

Pino Formoso ha raccolto questa riflessione di Umberto Eco, che cinque anni fa ha deciso di ritirarsi sull’isola di Maui, nelle Hawaii, insieme a Elvis Presley, Moana e Gianfranco Fini. 


Pino Formoso è il nostro inviato a Parigi. Laureato in Economia & Management alla triennale alla LUISS, ha proseguito la specialistica in Management alla Boston University. Ha lavorato in giro per il mondo per diversi anni, diventando “madrelingua”, oltre che di italiano, anche di inglese e portoghese.