DELIVER US FROM EVIL/HEADSHOT/FROM A HOUSE ON WILLOW STREET/STRANGLED

DELIVER US FROM EVIL
2020, Won-Chan Hong

«Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi:
navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione.
Ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.
»
Cosi’ narra Roy, replicante sotto la pioggia mentre il suo tempo si consuma inesorabilmente. Io ho visto film che non potreste mai immaginare opere diaboliche, cult d’intelletto, sangue morti, vendette di ogni caratura, mente piena di immagini, volti lacrime, sorrisi, altro che Orione… Orione l’ho lasciato indietro…
E’ tempo di Corea, la strafottutissima Corea cinematografica, senza se, senza ma, il livello qualitativo su determinati film di genere non ha precedenti. Nessuno sta al loro passo, così Freaks quando trova il “Film Coreano” la fame visiva prende il sopravvento, non si tratttiene, inghiottire le immagini, le sequenze per queste opere è paradisiaco, ti sazia, mi sazia, toglie fame e sete…
Non c’è necessità di esporre trama, anche perché sovente le trame sono assai semplici, la messa in opera del tutto è invece straordinariamente complicata, sincronizzata. I killer, i giustizieri che combattono, uccidono lacerati di sangue sembrano dei cazzo di ballerini che danzano sulle punte dei piedi, aggraziati, spericolati, tosti come l’acciaio inossidabile, schivano pallottole con una delicatezza infinita, spruzzano cattiveria da tutte le parti… E, quando inesorabilmente arriva il traguardo del loro destino, lo accettano. Sapevano che sarebbe arrivato, è solo questione di tempo: tutto è compiuto, tutto è fatto, tutto…
Ora “Non è tempo di morire“… È tempo di questo filmone pazzesco senza rompere troppo il cazzo!!!!!!!!!!

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HEADSHOT
2011, Pen-Ek Ratanaruang

Tre mesi dopo aver ricevuto un colpo di pistola alla testa, Tull si sveglia, ma il mondo è capovolto… o almeno lui lo vede cosi.
Stratosferico filmone che arriva dalla Thaillandia. Geniale e controverso, bizzarro e anomalo. Semplicemente pazzesco.

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FROM A HOUSE ON WILLOW STREET
2017, Alistair Orr


Freaks và fuori di testa quando vede sta roba… Mi ci tuffo, mi ci affogo ahahahhahahah! STI CAXXI!
Home-invasion demoniaco, interno, acido e bastardo, sangue, morte e torture…
Quattro balordi decidono di rapire Katherine, una ereditiera. Tutto fila liscio, portano la vittima nel loro rifugio, si attivano per il riscatto, l’unica cosa che non sanno è: Katherine è posseduta da un demone molto incazzato, molto cattivo, infame, lurido. Gli serve qualche corpo per ritrovare la libertà…
Nonostante non ci sia nulla di nuovo, il film è affascinante, i protagonisti azzeccati, la struttura narrativa di un certo livello, tutto coordinato da una gran regia.
Una gran figata… PUNTO.

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STRANGLED
2016, Arpad Sopsits

Prologo: Akos viene arrestato per l’omicidio della sua donna. Confuso e distante confessa. La pena è l’impiccagione, commutata in ergastolo. Sette anni dopo, una serie di macabri omicidi sconvolgono la città. Un giovane detective inviato dal procuratore stabilisce un collegamento tra i fatti avvenuti anni prima e quelli recenti. Le autorità, il regime con il governo, neanche ci pensano che possa esserci stato un errore giudiziario… Il caso doveva essere chiuso immediatamente.
Basato su fatti accaduti intorno al 1960 nell’outback ungherese, un serial-necrofilo-killer, onesto lavoratore, marito e padre, un innocente a marcire in carcere, un vecchio detective al servizio dello stato, un giovane poliziotto che non crede nel sistema. Su queste tre linee si struttura la storia.
Film sporco, plumbeo, nero e marcio, disturbante, struttura narrativa pazzesca, grandissima regia virtuosa, elegante, per un filmone potente. Andate senza paura.


Ivan Colella ha due passioni: il cinema e l’AS Roma.
Per info, suggerimenti o semplici condivisioni, scrivere a: ivancolella24@gmail.com