THE POND/HONEYDEW/SCHLAF/DON’T BREATHE 2

THE POND
2021, Peter Pasic

“Stai zitto: sta dormendo. Cantiamo in silenzio mentre sogna. Sogna un mondo, mentre il mondo sogna lui in un silenzioso rumore, nell’oscurità della luce, eterna fino alla fine.”
Espulso dall’università per aver proclamato di essere in possesso di una scoperta apocalittica, un professore di antropologia si rifugia in un terreno (forse è un isola) per studiare e cercare di capire come mai si verificano determinati eventi, casuali o no… Il posto scelto dal docente è popolato solo da due sorelle, un giocatore di scacchi e un altro personaggio non ben definito; anche il tempo sembra essere non definito. Sfiancato dagli studi, dai perché, comincerà a cedere, sintomi di delirio,visioni indefinite, allucinazioni e, soprattutto, la convinzione di essere all’inferno, di essere già morto.
Disturbing-drama-thriller, inestricabile, stimolante, potente, affascinante, scarno ed essenziale, onirico, freddo, sporco…
“Il mondo è fatto di cerchi, e noi siamo in mezzo a quei cerchi”……”Noi siamo già all’Inferno. Dante stava raccontando fatti reali. Dante stava parlando di questo Inferno”.
Un gran filmone del cazzo, roba tosta, cazzuta…

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HONEYDEW
2021, Devereux Milburn.

Sam e Riley vengono mandati via dal terreno dove avevano deciso di accamparsi per passare la notte, un guasto alla vettura li costringe a cercare aiuto in una casa. La proprietaria Karen (Barbara Kinsley, strepitosa), un’anziana donnina dai modi estremamente cordiali li invita, all’interno della casa ttroveranno suo figlio Gunni…
Il prologo lascia presagire che tutto sia già visto e in parte è così, il film però ha una sua identità ben definita e forte, la struttura, i dialoghi, le location hanno un tocco originale e una regia molto sapiente, giusta, moderata rendono il tutto molto affascinante. Il cast, composto da Sam (Sawyer Spielberg, figlio d’arte), Riley (Malin Barr) e Delilah (Lena Dunham), è credibile e contribuisce a realizzare il resto, per un horror sordito e recondito, efficace, senza troppi fronzoli. Azzeccatissimo.

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SCHLAF
2020, Michael Venus

Ecco un esordio cinematografico col botto.
Smetti di respirare quando dormi. Il prologo del film lo sintetizzo con questa frase.
Marlene ha enormi problemi con il sonno, che la penalizzano in modo pesante. Mona, sua figlia, vista la situazione in continuo peggioramento decide di recarsi in un hotel di una piccola cittadina, trovato grazie agli scarabocchi di sua madre in un quaderno. L’albergo è gestito da Otto, un simpatico personaggio, molto disponibile, almeno in apparenza.
Opera prima per Michael Venus, grande impatto visivo, emotivo. Nero come la notte che conduce nel mondo dei sogni. Non aspettatevi “Freddy Krueger”, il terrore in questa opera è velatamente nascosto in altri contesti, soprattutto nelle performance delle due protagoniste Sandra Hüller e Gro Swantje Kohlhof.
Bombone!

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DON’T BREATHE 2
2021, Rodo Sayagues

Sono vecchio, ho combattuto una fottuta guerra, sono stanco, sono solo e… sono anche cieco. Perciò, non rompetemi il cazzo…
Il cuore del film, la sostanza, l’essenza è tutta qua.
Niente, non capiscono, i 4/5 delinquenti improvvisati, fanno irruzione nella casa di Norman per rapire sua figlia. Questi loosers da strapazzo invadono la casa convinti di avere vita facile. Norman già strafottutamente stanco e deluso metterà in opera un cazzo di massacro straordinario. Scordatevi il primo capitolo, mettete in pausa i sensori intellettuali cinematografici, lasciateli stare. Non fate caso alla trama, alla sceneggiatura, non ce ne frega nulla…
La vita, l’anima, il senso di questo film è Stephen Lang. Lo so, lo so, non sono Kezich, né Meneghetti, ma noi guardiamo queste cose e questo film è assolutamente da vedere. Certo che sì, Lang è un artista straordinario, sottovalutato, e incendia lo schermo. Sul discorso alla figlia ci scappa anche una lacrimuccia…
Ohhhhhhh, io ne vorrei due al giorno de sti film… Se qualcuno storcerà il naso per questo post… STI CAZZI! Problema suo. FREAKS lo scrive in maiuscolo: GUARDATEVELO… Sto film è come: “STI CAXXI…..STI CAXXI E’ COME ER NERO……STA BENE SU TUTTO AHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHA” ADDIO!


Ivan Colella ha due passioni: il cinema e l’AS Roma.