Tutto è partito da un articolo di due ricercatrici e blogger della Stanford University, Emma Chave e Samantha Hattas. Il loro studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Baz-ecoles ha fatto esplodere un nuovo “caso Disney” pochi giorni dopo quello di Biancaneve e del bacio rubato dal Principe azzurro. Secondo le due studiose, Cip e Ciop, i due simpatici scoiattoli di casa Disney sarebbero in realtà una trasposizione dei dioscuri della tradizione greco-latina Castore e Polluce in versione sex offenders. Già per questo rappresentanti di una cultura «elitaria ed etnocentrica», come se non bastasse, Cip e Ciop sarebbero inoltre portatori di messaggi più o meno subliminali «oggi moralmente inaccettabili nel contesto della sana rilettura delle opere cosiddette classiche attualmente in atto in Occidente». In primo luogo, a suscitare l’interesse di Chave e Hattas è un dettaglio che fino ad oggi è apparso al pubblico come del tutto naturale nel contesto boschivo in cui si sviluppano le avventure delle due bestiole: la ghianda. Si apprende dall’articolo che «La ricerca forsennata della ghianda da parte dei due roditori (sic) altro non è che la rappresentazione di una perpetua tensione fallocratica». La ghianda – ovvero l’idea del fallo – è dunque il vero motore del cartoon. Questa tensione è motivo di conflitto tra i due personaggi, che ovviamente entrano in competizione tra loro per due motivi che le studiose definiscono «classici nella stanca tradizione occidentale», ovvero le donne e il potere. Da Omero a Cip e Ciop, dunque, il paradigma non cambia. Lo si evince in particolar modo nell’episodio Due Scoiattoli e una Miss del 1951, in cui – scrivono Chave e Hattas – «assistiamo a una rappresentazione della donna offensiva e stereotipata, nei panni di una miss, vittima del male gaze dei due mammiferi maschi cisgender che, letteralmente, la divorano con gli occhi al punto di trasformarsi fisicamente in lupi famelici!».
Alla fine dell’ultimo summit Nato, il presidente americano Joe Biden, interrogato sulla questione e in particolare sulla scena incriminata di Due scoiattoli e una miss, ha sottolineato che i due criceti (sic), pur seduti allo stesso tavolo, non rispettano le distanze di sicurezza e non indossano la mascherina. Prima di salire sull’aereo che lo avrebbe riportato a Washington, Biden ha inoltre affermato che «Ciop è un assassino».
Di fronte al montare delle polemiche (nella giornata di ieri, l’FBI ha arrestato preventivamente l’impiegato di Disney World, Alex Good Vicino, che dal 2012 veste i panni di Ciop nel corso delle sfilate e delle tradizionali animazioni per bambini), Disney è già al lavoro per rimuovere i due scoiattoli dalla programmazione di Disney+.
Durante una conferenza stampa, il CDA di Disney ha annunciato che un nuovo cartone animato di sostituzione è già in fase di lavorazione: si chiamerà Mody & Barby e avrà per protagoniste due cozze pelose (modiolus barbatus) di Civitavecchia. Così il Ceo di Disney Bob Chapek: «L’azienda punta a un cartoon inclusivo e green. Le cozze pelose sono animali straordinari: dei molluschi discreti e introversi, privi di evidenti appartenenze di classe, di genere o di natura etnica. Il cartone sarà incentrato sulle avventure dei due molluschi civitavecchiesi che la corrente ha condotto nel porto di New York, tra i rischi rappresentati dall’inquinamento portuale e la loro lotta contro i cozzari di frodo. Speriamo inoltre che i due trico-molluschi possano aiutare il pubblico a superare il carico mentale della depilazione e a vivere il proprio corpo in armonia».
Da Washington per ora è tutto.
Pino Formoso
Pino Formoso è il nostro inviato a Parigi. Laureato in Economia & Management alla triennale alla LUISS, ha proseguito la specialistica in Management alla Boston University. Ha lavorato in giro per il mondo per diversi anni, diventando “madrelingua”, oltre che di italiano, anche di inglese e portoghese.