Romanzo suddiviso in tre parti: Altrove, Huper Vision e Iperdenti.
Genere: Fantascienza di Borgata
Il romanzo, ambientato a Roma Est, all’interno di un centro di scommesse sportive in prossimità di borgate periferiche, e scritto in prevalente accento romanesco, nel titolo allude a un gioco virtuale, nel quale vengono risucchiati i personaggi. Tean, Aida, Juri e Tim non sanno tuttavia di essere intrappolati all’interno di quel gioco, in cui accadono eventi incomprensibili. Nel gioco si sviluppa infatti la misura stessa della tridimensionalità, che gli è connaturata, per abbracciare altre dimensioni: mondi filiformi, in grado di generare altre realtà, tutte distorte. Così, nei pensieri e nelle azioni i personaggi saltano da uno stato all’altro, senza rispetto delle regole temporali. L’incomprensibilità delle azioni è frutto della logica del gioco, che invade la loro coscienza; e proietta il presente, che i personaggi vivono o credono di vivere, verso una deriva onirica e ferocemente surreale. Si tratta di un romanzo ciclico che nella sua struttura riproduce le gabbie virtuali che sono parte della condizione odierna.
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RV2 – Il mezzo sciamano
“Io sono un mezzo sciamano, Fra’! Pronto, mi senti? Ascolta, io sono una persona positiva, porto fortuna quindi… spero con me qualche cosa deve uscire bene. Ok. Io ancora sono sull’autobus, ché quando prendo i mezzi che piove e il tempo è brutto ci metto tre ore per tornare a casa. Sto sul mezzo! Devo prendere un altro. Figurati. Tra un’ora chissà se torno a casa. Attenzione, pare pare che sto quasi arrivando. Sono addirittura in arrivo. Ce la posso fare. Ancora sto battendo, non si sa perché, devo fare delle cose entro fine marzo quindi sono tutto propenso a questo, che è la cosa più importante. Sì sì, non ti preoccupare. Intanto ci vediamo sabato. Ti chiamo domani per la conferma. Sì! Ok. Come disse… prima o poi sarai fortunato. Ah! Una cosa ti volevo dire, ascolta. Nella cabala stamattina mi sentivo di giocare i numeri di mia moglie che purtroppo sai che è morta, legando la vita e la morte con me che era diciamo molto legata. Allora, lei era del 27 agosto del ‘25. Nella cabala, io me lo sono studiato, mi sono giocato 8, 27, poi il terzo numero non sapevo che mettere e ho messo la mia data di nascita, il 67. Invece mi sono usciti l’8, poi il 27, e invece di mettere la data di mia moglie ho messo il 67 e così invece di 4 euro pigliavo 100 euro per un pelo mannaggia, l’ho preso. Ma tanto prima o poi mi moje mi fa vince’, perché lo sa che gioco poco e con consapevolezza. Te lo dico io, tanto tra un paio di fermate scendiamo! Mentre parlo con te dico a uno che deve scendere. Faccio due cose contemporaneamente. E quindi hai visto la cabala… Io ti giuro che se vincevo con mi moje 100 euro, 50 a te e 50 a me. Ti giuro! Essì, perché io sono un tipo che se vinco pago il pranzo a tutti li amici, perché il destino mi fa simpatia e poi nel mio bilancio sono soldi in più. Poi ti insegno io, perché bisogna essere intelligenti, il gioco rovina le famiglie, però se tu hai le palpebre, non diciamo le palle, allora giochi in maniera da giocare poco per vincere tanto: giocare tanto per perdere tanto e vincere poco non si fa! Solo i perdenti lo fanno. Quella è gente che litiga, so’ scemi… Cazzo, tu sei ricco e io me diverto, se sei ricco approfitta e te diverti, non come un illuso… Ma veramente tanti soldi. Comunque tu non ti preoccupare ché saprò io come spenderli bene, in maniera oculata. Eh eh eh. Va bene, dai. Ok. Sì, sì! Anche ’sta giornata fa schifo, domani un’altra uguale. A dopo. Ciao, Fra’.
Jonida Prifti, poeta/performer e traduttrice dall’albanese all’italiano e viceversa, nata a Berat (Albania) nel 1982, è emigrata in Italia (Roma) nel 2001. Tra le pubblicazioni: Non voglio partorire…(Alfabeta2); Ajenk (Transeuropa); il saggio Patrizia Vicinelli. La poesia e l’azione (Onyx); Rivestrane (Selva) etc. Nel 2008, con Stefano Di Trapani ha fondato il duo di poetronica “Acchiappashpirt”. Insieme organizzano, dal 2010, il festival annuale romano di poesia sonora “Poesia Carnosa”. www.jonidaprifti.com